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Caro Ges Bambino

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Caro Gesù Bambino,

spero non sia troppo tardi per inviarti qualche rigo. E anche se lo fosse, so per certo che comunque troveresti due secondi per leggerli. D’altronde, può essere che la Tua corrispondenza sia meno fitta di quella di Babbo Natale e quindi che Ti avanzi del tempo. Sento spessissimo chiedere ai bambini “Hai scritto la lettera a Babbo Natale?” e di rado “Hai scritto la lettera a Gesù Bambino?”

Ma questo è subito spiegato. A Te non si possono indirizzare certe richieste. Tu non sei Quello addetto alla consegna di tablet, cellulari e giochi vari. Non hai renne e slitta. Tanto meno un sacco sulle spalle. E il Natale in buona parte è un bel film con scenografie colorate.

A Te bisognerebbe chiedere altro e di altro parlare. Discutere, tanto per fare un esempio, di una faccenda che sovente  mi pone un dilemma di grosso spessore. Un grande dilemma: fosse il nostro un difetto di fabbricazione o, se nati potenzialmente sani, affossiamo invece le potenzialità che ci qualificano umani per rammentarcene a malapena e con modalità transitoria solo in certe contingenze?!

Tanto per dire,  ricordiamo la pace quando è già guerra, l’altruismo dopo scelte egoistiche, la lealtà e la correttezza dopo opportunistiche vittorie, il rispetto dopo aver usato e abusato della noncuranza e dell’indifferenza, la vita se la morte colpisce.

Si pensa di “agire” il bene, quasi sempre dopo averlo visto fare al male.

Sono questi gli uomini?! Siamo questi?!

Ma quando, quanti, chi Ti avanza simili parole e perplessità?! Questa è preghiera inusuale.

Allora, a Te che rinasci Luce nella verità della parola “Amore”, volevo chiederTi un po’ di Luce. Una Luce che diventi carità. Che diventi accoglienza. Che diventi dialogo. Che diventi comprensione. Che diventi nuovamente e ancora Amore. Così da risolvere magari il dilemma. Così da ridare o ridefinire identità agli uomini. A noi uomini. A tutti gli uomini. Perché gli uomini o sono “uomini” o non lo sono. Ma anche perché carità, accoglienza, dialogo, comprensione, Amore…sono possibili. Io lo so.

 

Natale 2015

 

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